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Fare il vino è una cosa seria ma anche per gioco si possono fare cose fatte bene!
Non posso che cominciare nel descrivervi Tommaso come un grande professionista ed una delle persone più buone e pazienti che abbia mai conosciuto! Con me di pazienza ne ha avuta tanta… io, completamente inesperto e curioso di natura, sempre alle prese con mille impegni e repentini cambi di idea. Per decidere di assistermi come agronomo ed enologo secondo me deve averci pensato bene o comunque durante il percorso che ha portato a Burrasca qualche volta deve sicuramente averci ripensato!
o meglio.. ha scelto la mia vigna, gli è piaciuta subito ed io avevo bisogno di qualcuno che gestisse e raccogliesse l’uva della vignetta di casa mia e lui come tutti gli anni aveva bisogno di uva buona! Il tempo che con pazienza Tommaso mi ha dedicato, è servito a farmi capire quanto complessa sia la viticoltura e mi ha aiutato a comprendere il processo per arrivare a produrre un buon vino! Tommi è un giovane concentrato di esperienza che gli permette di interpretare in modo semplice e diretto, sia il terreno, che la vigna, che nel nostro caso le richieste scomposte del sottoscritto.
Ruggero Mazzilli vi dice qualcosa? Seguite il link e capirete da soli di cosa si parla (spoiler: il gruppo di agronomi più affermato in Italia) e Tommaso è uno degli agronomi, erede del Guru della viticultura biologica italiana.
Con lui ho imparato che se non sei viticoltore, quando piove, ti limiti a lamentarti dell’umidità e del fatto che non puoi uscire, ma da viticoltore, cambia la prospettiva: conti i millimetri per capire se sarà necessario organizzare un ulteriore trattamento, o ascolti il ticchettio della grandine con preoccupazione.. È un rapporto diretto ed emozionale con gli agenti atmosferici!
dove è nato il nostro ciliegiolo rosso e il bianco macerato. Quell’anno per me è stato un vero è proprio apprendistato fatto di informazioni che cercavo di capire in modo confuso tra un’ora e l’altra passata con Tommaso.. io perennemente in ritardo, diviso tra vigna e cantina. Imparare, essere curiosi, non porre limiti al ragionamento è un’altra delle belle caratteristiche che accumuna I Tre Cippi, ed oggi sappiamo che anche Tommi è orientato allo stesso modo di ragionare.
con Tommaso che diventa l’agronomo ed enologo dell’azienda. Ad Aprile, oltre alla mia vigna di Gorla, l’azienda I Tre Cippi si è organizzata prendendo in affitto altri due micro appezzamenti: la vigna “Valle Castagneta” e la vigna “I Lune”, in totale un ettaro di vigne con le stesse caratteristiche sia per varietà – prevalenza di Ciliegiolo e Trebbiano – che per necessità di cure ed attenzioni.
Sono tutte vigne recuperate ad un futuro che parlava semplicemente di abbandono. Storia comune da queste parti ed in italia in generale di questi tempi. Generalizzando: chi si occupava delle vigne un tempo ormai è anziano, le nuove generazioni hanno altri interessi, e la gran parte dei nostri piccoli appezzamenti storici, rischiano di essere abbandonati o dismessi.
ed ecco che in un attimo dal parlarne si è passati a dover gestire le malattie della vigna. Peronospera, oidio, mal dell’esca… e di conseguenza rame, zolfo ed estratto di arancio! In effeti, questa prima fase di gestione dei vigneti ha richiesto molto impegno e reattività. Le difficoltà principali sono state la mancanza di esperienza, l’assenza di macchinari e di persone disponibili ad aiutarci, e una pioggia che sembrava soffocare le nostre intenzioni. Poi, quasi giunti alla prima vendemmia, abbiamo dovuto affrontare il problema della fauna selvatica: volpi, tassi, cinghiali e fagiani. Neanche il doppio “pastore elettrico” con recinzione elettrificata è riuscito a fermarli. Sembrava che tutti avessero capito che le nostre uve erano buonissime ed hanno fatto di tutto per rubarne un po’..
ma la voglia di sperimentare e fare qualcosa di differente rispetto agli altri colleghi produttori è stato troppo forte e finalmente siamo arrivati alla decisione comune che avremmo provato a metterci tutta la tecnica possibile per produrre un rosato dalle caratteristiche differenti e rappresentativo del vero potenziale del Ciliegiolo e del Terroir vulcanico caratteristico delle nostre terre.
Aprire una azienda agricola, non è stato semplice e se oggi siamo produttori di un Rosato eccezionale, il merito è sicuramente delle coincidenze, dell’amicizia e della capacità imprenditoriale ma il merito più grande va sicuramente a Tommaso che ha avuto la pazienza di ascoltarci, interpretarci, fidarsi e costruire con quanto avevamo a disposizione, il miglior rosato, Burrasca, che nel bene e nel male ha già ha cominciato a far parlare di sé e del posto dove viene prodotto.. Sorano, un angolino ancora sconosciuto del Sud Toscana, della Maremma.
Hotel della Fortezza
Via Benedetto Cairoli 5
58010 Sorano (GR)